sabato 29 gennaio 2011

Per favore non insultate la nostra intelligenza.

C'è una cosa che mi sconcerta davvero nella vicenda Berlusconi-Ruby...ma il nostro premier pensa davvero che noi crediamo a tutto quello che ci racconta? No, dico, pensa davvero che siamo così fessi? Tutto quello che ho letto e ho sentito in queste settimane ha dell'incredibile: prima l'inchiesta di Milano, con tutti i particolari..non era la prima volta che si veniva a sapere che Berlusconi aveva frequentazioni notturne a dir poco discutibili, ma dalle carte del tribunale di Milano esce a dir poco uno scenario agghiacciante..Poi l'annuncio di Berlusconi: "Ho una fidanzata", e già qui uno si potrebbe chiedere: "cambia qualcosa? voglio dire...che ci facevi con Ruby e tutte le altre??" Poi le inchieste di Ghedini..e qui siamo davvero alle comiche: questi passavano le serate a guardare Baaria e i discorsi di Vandola...Ma voi le avete sentite parlare Ruby e le altre? Queste non sanno manco chi è Vendola, pensano che sia uno stilista emergente, altro che il leader di Sinistra e Libertà...Ruby è andata in televisione a raccontare la sua penosa storia: sembra sia stata violentata dagli zii, sicuramente ha avuto una vita difficile..ma anche se fosse vero, poteva andare in qualche commissariato, l'avrebbero aiutata, invece di mettersi a rubare e di andare alle feste del premier...I messaggi del nostro premier si susseguono: continua a mandare videomessaggi: nemmeno Bin Laden ne manda così tanti ultimamente! 
Ma io mi chiedo: c'è ancora qualcuno che crede che a Arcore erano solo festine innocenti? Perchè io ogni volta che vedo queste ragazze me lo domando cosa possono avere in comune con Berlusconi, con Fede e con Lele Mora...che interessi possono condividere...
E poi mi chiedo: ma davvero noi abbiamo per premier un fesso che crede a qualsiasi cosa gli si dice? Continua a dire che Ruby gli aveva detto di essere la nipote di Mubarak. Scusa Silvio, mi permetto di darti del tu, ma hai fior fiore di agenti di scorta che ti seguono ovunque, controlla...
Quello che ne esce comunque è uno scenario a dir poco surreale: un mondo in cui fare sesso per avere un ritorno economico è all'ordine del giorno. C'è una demolizione sistematica dello stato di diritto: la magistratura è corrotta, il parlamento pieno di nemici del premier. Questa non è l'Italia per cui i nostri genitori e nonni hanno lottato: dobbiamo riprenderci il nostro paese, dobbiamo fare sentire la nostra voce.
Oggi a Trento c'è una manifestazione per dire basta, per ridare dignità alle istituzioni e far capire che noi non ci stiamo. Vi aspetto in corso 3 novembre davanti al palazzo del governo. Diamo forza alla nostra indignazione.

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