lunedì 25 aprile 2011

25 aprile

In un periodo in cui la parola dignità ha perso il suo significato, e in cui ci si scaglia contro la nostra carta costituzionale è giusto ripensare a quale sia il significato della festa del 25 aprile: la festa della Liberazione dal Nazi-Fascismo. Io credo che questo discorso di Calamandrei racchiuda in sè il senso di questa Festa. 

giovedì 21 aprile 2011

Ci stanno annientando!

Parto dal Buongiorno che Gramellini ci ha dato martedì. Devo dire che mi ha molto colpito la frase finale con cui si chiude il pezzo quel "ci stanno annientando" mi continua a risuonare nella testa. E' come se questa affermazione fosse nell'aria da un po' ma nessuno avesse il coraggio di esprimerla ad alta voce. 
In effetti questi ultimi anni hanno prodotto i loro nefasti effetti: consideriamo ad esempio la scuola italiana. Era l'istituzione dove veramente l'articolo 3 della Costituzione trovava la sua incarnazione: mentre in America o in Inghilterra la classe dirigente manda i figli nelle prestigiose scuole preparatorie PRIVATE, noi qui avevamo un'ottima scuola pubblica. In Italia tutti i cittadini potevano frequentarla e acquisire tutte le nozioni che gli avrebbero permesso nel corso della vita di poter essere cittadini consapevoli. Ma questo era prima, prima dei tagli, prima degli insulti agli insegnanti (ovviamente comunisti, come minimo, e che non rispettano il sistema di valori della famiglia d'origine), prima che le scuole crollassero, prima che fosse necessario mandare il figlio a scuola con la carta igienica oltre che con la merenda di metà mattina. E non ho toccato ancora l'Università...Personalmente ritengo un abominio equiparare un titolo di studio preso in un'università telematica con quello preso in un'università tradizionale. Ma possiamo stare tranquilli, la Gelmini ha detto che non ci saranno altri tagli alla scuola pubblica, glielo ha detto personalmente Tremonti, anche se poi il documento approvato dice tutta un'altra cosa....

E nonostante tutto questo gli insegnanti continuano a fare del loro meglio..
Ma quando escono da scuola i ragazzi cosa si trovano davanti? Quali prospettive? L'Italia è un paese immobile, in cui la classe sociale da cui parti determina il tuo futuro. L'Italia è un paese che non offre servizi, non tutela i soggetti economicamente più fragili (donne e giovani prima di tutto) e che dice ai suoi giovani più brillanti, senza baroni alle spalle, di cercare fortuna all'estero, come dimostrano anni di fuga di cervelli dal nostro paese.
Questa classe politica ha deciso deliberatamente di annientare una generazione. E' tempo di muoversi, il baratro è prossimo...

sabato 16 aprile 2011

Gli aereoporti

Io non viaggio spesso in aereo, preferisco di gran lunga il treno: mi siedo, mi rilasso, apro il mio giornale o un libro e inizio a leggere, ogni tanto guardo dal finestrino... L'aereo non mi piace per ciò che accade prima del volo: voglio dire si deve arrivare in aereoporto molto prima della partenza, devi fare il check-in e poi superare i controlli per l'imbarco. Io capisco che dopo l'11 settembre si debbano fare dei controlli, ma non vedo l'utilità di far togliere giacche, maglie, scarpe, palpeggiare gli sventurati passeggeri e togliere loro innocue bottigliette d'acqua o pastiglie o - perchè no - il pericolosissimo disinfettante per le mani, se appena passato il controllo puoi comprarti tutto ciò che vuoi. C'è di tutto nell'area imbarco: il signore che ti vende accendini, quello che ti vende le bottiglie di vino...
Ecco, io a questo punto mi chiedo: i controlli sono per evitare attentati o per costringerti a ricomprare quello che ti buttano gli addetti? 

venerdì 8 aprile 2011

Diversamente giovani!

Ultimamente leggo La Stampa, e devo dire che mi piace un sacco.  Inizio sempre da Gramellini. Oggi ha scritto un pezzo molto interessante: Diversamente Giovani. In questo pezzo parla dell'estromissione di Geronzi dal potere...e il pensiero guarda caso mi è andato ad altri pezzi di antiquariato che non se ne vogliono andare, che anzi si riproducono nei cosiddetti giovani sperimentati...
Ho letto i curricula di questi giovani, che non bucano lo schermo, che non conosce quasi nessuno (provate a chiedere a qualcuno chi è Stella Bianchi, ad esempio): quasi tutti sono stati segretari di un big del partito...Magari promettevano bene, ma se continuano così riusciranno a far saltare il tappo tra minimo 40 anni.
Confidiamo in giovani, meno sperimentati e più ruspanti!

domenica 3 aprile 2011

Il partito che non c'è!

E' stata una settimana orribile per la politica italiana: quello che è successo alla Camera dei Deputati in questi giorni è come minimo uno spettacolo indecoroso. Ministri che insultano il Presidente della Camera, il presidente della Camera stesso che invita il ministro a farsi curare, ministri che lanciano la scheda per votare gli emendamenti, insulti a deputati disabili, il tutto condito con lanci di monetine e promesse irrealizzabili a Lampedusa.
Mi domando che spettacolo stiamo dando al mondo, che cosa penserebbe della nostra classe dirigente un marziano appena sceso dalla sua astronave...
Il malcontento dei cittadini sale ogni giorno, l'insofferenza verso questa classe dirigente miope è altissimo...Mi domando cosa dobbiamo aspettare ancora per voltare pagina?
E mi chiedo anche cosa intende fare il PD in questo momento. E' stato bello per una volta vedere Franceschini  che infiamma l'opposizione, interessante vedere Bersani salire su una scaletta e parlare coi manifestanti..Ma poi?
Il PD sembra smarrito: è vero il consenso del governo scende, ma il PD non piace di più agli elettori. Il PD non sa comunicare un dopo-Berlusconi, dopo 17 anni la dirigenza del PD soffre ancora della sindrome di Silvio. La linea politica sembra essere ancora "noi non siamo come lui". Tutto ciò è frustrante, oltre ad essere oltremodo nocivo. E' giusto che il PD partecipi alle proteste in piazza contro il governo, ma non può bastare. Questa fase non finirà fino a quando non saremo in grado di comunicare cosa si pensa di fare dopo, come si pensa di riportare l'Italia nel ventunesimo secolo. Il PD sembra smarrito, spento. E' indispensabile un ricambio generazionale, come sostengono in molti nel PD, e tra gli altri, guarda caso, Matteo Renzi.